Casa è per tutti noi un sinonimo di luogo sicuro, di fiducia e sostegno, ma troppo spesso negli episodi di violenza domestica diventa uno strumento di ricatto con il quale il carnefice tiene in scacco la vittima.
Sì perché senza casa una donna, soprattutto se con figli, non sa dove andare e non può neanche pensare di intraprendere un vero percorso di autonomia, e allora sganciarsi dalla spirale della violenza diventa davvero difficile.
Proprio per questo Fondazione Marcegaglia ha scelto di sostenere il progetto “In rete per l’autonomia” del Comune di Casalmaggiore in provincia di Cremona, per riqualificare e riorganizzare quattro alloggi che saranno destinati a donne, o nuclei mamma-bambino, che hanno vissuto episodi di violenza e stanno intraprendendo un percorso personalizzato di autonomia.
Il progetto si inserisce in un’ampia rete di sostegno delle donne vittime di violenza in tutto il territorio casalasco che prevede l’ascolto e la prima accoglienza grazie al Centro Antiviolenza gestito dall’associazione MIA, ma anche la protezione nelle case rifugio e vari servizi di inserimento lavorativo.
Grazie a questo nuovo progetto si cercherà di colmare l’anello mancante, quello legato all’abitare, fondamentale per il raggiungimento dell’autonomia personale ed economica. Il progetto, una volta effettuata la ristrutturazione e l’arredamento degli immobili, prevede una fase sperimentale di 12 mesi sostenuta da Fondazione Marcegaglia in particolare attraverso la figura di un coordinatore.