Nelle zone periferiche attorno alle città il fenomeno della povertà educativa è forte e la scuola risulta essere l’unico polo culturale. In questi territori caratterizzati da marginalità sociale e fragilità economiche le famiglie, spesso straniere, vivono situazioni di disagio sociale. Fondazione Marcegaglia sostiene per il triennio 2021-2023 il progetto Resilio che porta nelle scuole primarie laboratori artistici pensati per aiutare i bambini ad affrontare ed elaborare le difficoltà e a sviluppare la creatività e l’espressione di sé.
Il progetto RESILIO ha per obiettivo il contrasto alla povertà educativa ed è rivolto a bambini che frequentano scuole pubbliche primarie in territori ad alta marginalità sociale, con un focus speciale sulla rielaborazione del vissuto dei bambini durante il periodo di lockdown e di sospensione delle lezioni in presenza. In questo contesto difficile il linguaggio artistico diventa mezzo per ripensare l’esperienza, trasformarla e affrontarla nei suoi momenti più difficili, acquisendo una maggiore resilienza, capacità di espressione di sé e creatività.
Il progetto è stato portato in Italia da Mus-e Italia onlus, da 25 anni punto di riferimento sul territorio Italiano del Programma Mus-e, emanazione della Yehudi Menuhin Foundation con sede a Bruxelles.
I laboratori artistici Mus-e hanno per obiettivo quello di rafforzare alcune competenze traversali nei bambini, fondamentali per il loro futuro. L’arte, e il metodo pedagogico sviluppato in oltre vent’anni di attività, agiscono da un punto di vista cognitivo, con l’obiettivo di aiutare il bambino a osservare e interpretare la realtà, cogliendo le situazioni impreviste senza paura. Le attività proposte inoltre agiscono da un punto di vista emotivo e relazionale, incoraggiando creatività autoespressione, stimolando lo sviluppo delle proprie capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei.
Grazie al contributo di Fondazione Marcegaglia il progetto sarà attivato su base triennale nella Scuola primaria Giovanni XXIII, quartiere San Polo, zona sud-est di Brescia, ex polo industriale e tra i quartieri più popolosi della città, caratterizzato da forti contrasti sociali e alta povertà educativa e a Verona nella Scuola Busti, quartiere Borgo Roma, con una forte presenza multietnica e una significativa marginalità di bambini e famiglie straniere, anche di seconda generazione. Dal 2022 il progetto coinvolge anche la Scuola primaria Tommaso Grossi che si trova in un quartiere periferico di Milano, è considerata una frontiera con un numero molto elevato di bambini arabi in condizioni di fragilità.
Le attività di progetto si svolgeranno con dei laboratori nelle classi a cura di artisti professionisti e con alcuni incontri di formazione per gli insegnanti sulle metodologie pedagogiche inclusive e trasversali. Ci saranno poi momenti di restituzione collettiva nei territori coinvolti e collaborazioni con gli enti culturali del territorio. Per favorire nei bambini uno sguardo più ampio il progetto sarà arricchito dalla collaborazione con il Centro per lo sviluppo della prima Infanzia (Early Childhood Development Center) gestito da Fondazione Marcegaglia in Rwanda.