Il progetto della cioccolateria nel carcere femminile di Pozzuoli
Nelle giornate del 14 e 15 marzo Napoli ha fatto da sfondo all’incontro di tre soggetti che credono fortemente nell’importanza dell’impegno sociale e dell’innovazione per dare nuove opportunità di sviluppo e cambiamento per le donne: Fondazione Marcegaglia, Cooperativa Lazzarelle e Sideralba.
Due giorni di confronto e condivisione degli obiettivi e dell’impatto del progetto in fase di avvio della cioccolateria Lazzarelle dentro il carcere femminile di Pozzuoli, un’iniziativa che va oltre la semplice produzione di cioccolato e mira a fornire alle detenute competenze pratiche, speranza e un senso di dignità attraverso il lavoro.
Le referenti della Cooperativa, Imma Carpiniello e Paola Pizzo, fondatrici ed anime pulsanti di Lazzarelle hanno condiviso la visione e i piani di questo progetto ambizioso. Abbiamo discusso di business plan, di progetti e, soprattutto, delle storie di alcune beneficiarie.
Abbiamo scoperto da vicino il lavoro già svolto dalla cooperativa, impegnata nel supportare le donne detenute attraverso progetti di reinserimento sociale e lavorativo, nel Bistrot, attivo nel centro di Napoli, e presso la torrefazione, all’interno del carcere, dove le donne producono caffè artigianale.
Questi spazi non sono solo luoghi di ristoro, ma vere e proprie palestre per il rafforzamento delle capacità professionali e personali delle donne detenute. Attraverso attività mirate, vengono sviluppate non solo le competenze tecniche necessarie per il lavoro, ma anche quelle soft che sono fondamentali per la reintegrazione sociale una volta scontata la pena.
“Sono attività che aiutano le ragazze a rafforzare le loro competenze sociali. Le prepariamo a ciò che potrebbe essere il mondo del lavoro esterno, al rispetto degli orari, al lavorare in team, a gestire lo stress e le scadenze ravvicinate. Tutte hanno un contratto, requisito fondamentale per avere la loro fiducia e poter intavolare un dialogo franco e diretto”, afferma Imma Carpiniello che di Lazzarelle, tra le altre cose, segue le attività del catering e del Bistrot.
“Al centro ci sono le donne, ognuna con le proprie fragilità e vulnerabilità, ma che grazie al lavoro e alle attività di Lazzarelle, riescono a responsabilizzarsi e a elaborare il loro percorso diventano esempio per le altre”, aggiunge Paola Pizzo, che segue in primis la torrefazione e la cioccolateria, entrambe all’interno del carcere di Pozzuoli.
Insieme alle referenti di Cooperativa Lazzarelle e ad Alberto Fascetto di Fondazione Marcegaglia, erano presenti all’incontro Luigi Rapullino, amministratore delegato di Sideralba, e Imma Vittoria, dell’ufficio direzionale.
Sideralba, consolidato partner di Fondazione Marcegaglia, è infatti da inizio 2024 sostenitore entusiasta del progetto di start-up della cioccolateria Lazzarelle. Questo incontro non solo ha confermato il nostro impegno verso una comune visione di responsabilità sociale, ma ha anche rinnovato la nostra fiducia nel grande potenziale delle partnership per creare un impatto positivo e duraturo nella comunità.
“È stata un’occasione arricchente e impagabile. Vedere dall’intero le attività di Lazzarelle mi ha fatto capire quanto il loro lavoro faccia la differenza per il futuro delle donne beneficiarie. Siamo davvero felici di sostenere, assieme a Fondazione Marcegaglia, la Cooperativa Lazzarelle, un modello virtuoso ed un mix vincente tra lavoro, responsabilizzazione e attenzione alle persone”, afferma Imma Vittoria di Sideralba.
Le giornate a Napoli sono state un’esperienza che ha arricchito le prospettive sulla responsabilità sociale di tutti e confermato l’importanza di collaborare con partner straordinari e visionari.
Siamo grati per l’opportunità di collaborare con persone e organizzazioni così impegnati e non vediamo l’ora di vedere crescere questo progetto nel tempo a partire dalle donne.